ACG, My Life Style

gli animatori del Gruppo Giovanissimi

[dropcap style=”font-size: 60px; color: #1e6bbd;”] P [/dropcap]erché incontrarsi il lunedì?

Rispondere a questa domanda non è semplice. Non c’è un manuale che insegna come stare in gruppo con dei ragazzi e come trasmettere loro qualcosa di buono… Animiamo ed educhiamo (o almeno ci proviamo), cercando di stare vicini ai nostri giovani/giovanissimi proponendo varie attività ad ogni incontro. Attività che possono essere semplici giochi con un fine costruttivo, lavori di gruppo, test psicologici, e molto altro, fino ad arrivare anche a momenti di preghiera insieme.
Ogni anno la presidenza Diocesana ed un equipe Nazionale di Azione Cattolica propone un percorso annuale. Sta poi agli animatori svilupparlo a misura di ragazzo. Viene lasciato anche molto spazio alla fantasia personale, richiamando temi come il conoscersi, la libertà, il come fare gruppo, l’amore, la responsabilità nel mondo, ecc… cercando di strutturare i nostri incontri in base a che tipo di persone ci troviamo davanti. Insomma, cercando di coinvolgere i ragazzi e renderli protagonisti in queste serate. I gruppi sono in definitiva un momento di dialogo e di confronto con i propri coetanei, gli animatori, e con gli altri gruppi della parrocchia, in grado di accogliere tutte le persone che hanno voglia di incontrarsi e di fare un’esperienza di crescita e di conoscenza di sé stessi e della bellezza dello stare insieme e di condividere con gli altri la propria amicizia, i momenti di svago in un clima di festa! E poi si sa, il miglior insegnamento è l’esempio, partendo da uno stile che non ha nulla a che fare col “lasciarsi vivere” ma che ti rende protagonista della tua vita!
Noi animatori proviamo a proporci così, con i nostri pregi e difetti, cercando di migliorare i ragazzi cominciando con il migliorare noi stessi. Tra le attività annuali da ricordare sicuramente è l’ACG Summer Camp, una settimana indimenticabile all’insegna del divertimento, dell’amicizia e dello stare insieme. Quest’anno siamo andati a S.Giuliana, nei pressi della nota località di Levico dal 5 al 12 agosto. Se state pensando che eravamo davanti al famoso lago, vi sbagliate di grosso. Anche se il paese è conosciuto quasi solo per il lago, noi ci trovavamo a 500 metri d’altezza, ma comunque vicini all’acqua: quella di un torrente e per di più di  un metro di larghezza. Dunque, cominciamo dall’inizio e raccontiamo tutti i particolari di questa avventura. Per chi non lo sapesse, il campo estivo per noi animatori comincia ben prima dell’estate, quasi un anno prima. Infatti, occorre cercare una casa ospitale, in una località piacevole, abbastanza isolata, lontano da vicini sensibili all’udito, circondata da sentieri e con molti spazi per giocare. Cercando anche che sia “economicamente” valida. Insomma, un impresa non semplice. Ed inoltre ci sono da trovare dei giovani disposti a donare il loro tempo, (e per qualcuno anche le ferie lavorative) per stare insieme ai ragazzi di AC per una settimana.
L’attività poi prosegue nei due mesi precedenti la partenza con la preparazione del vero e proprio campo: iscrizioni, riunioni, e-mail, chiamate… davvero un gran da fare per creare un campeggio il più perfetto possibile. Quest’anno la squadra degli educatori si componeva di 7 animatori (Chiara, Cristina, Daniele, Emanuele, Enrico, Giovanni e Luca) e dalla guida spirituale, don Alex. In più eravamo accompagnati da tre insostituibili cuochi (Livio, Lucia e Gianna). Tutti volontari con tanto entusiasmo e voglia di stare fra i più giovani. Le proposte nel campo sono le più disparate: oltre ai giochi e attività formative, c’è la casa da tenere in ordine, i piatti da lavare e le camere da riordinare. E poi c’è da prepararsi per il campo mobile, che quest’anno ci ha fatto sudare su un percorso di quasi 1400 metri di dislivelli. Zaino in spalla ci siamo caricati delle tende e provviste varie e abbiamo assaporato la vita all’aperto, in pieno contatto con la natura per un paio di giorni. Quest’anno addirittura a stretto contatto con mucche, cavalli e qualche marmotta.
Ma quello che i ragazzi si portano a casa sono soprattutto le relazioni e i legami di amicizia che si creano in questi giorni, sia tra di loro che con gli animatori. Dicono che non conosci una persona finchè non ci vivi insieme. Beh, il motto si potrebbe tranquillamente cambiare in “Non conosci una persona finchè non ci fai un campeggio insieme.” Ci sarebbe molto altro da dire, ma dal momento che, come Gesù ci ha insegnato preferiamo l’incontro personale, ti aspettiamo in oratorio ogni lunedì sera dalle 20.30 in poi, magari per scambiare due parole o comunque per esserti d’appoggio come meglio possiamo.

Articolo creato 223

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto