La festa del 25 agosto e il senso delle processioni

di don Alex Pilati, foto di © Alessio foto studio

Come di consueto la nostra parrocchia ha vissuto un momento significativo dell’Agosto Rosatese con la processione mariana del 25 agosto scorso. Ricordiamoci sempre che le feste di un paese non sono “privatizzabili” e trovano sempre il loro senso nella data liturgica del Santo o patrono, che da una stabilità al periodo delle nostre sagre! Quest’anno come ospite

d’onore abbiamo avuto in mezzo a noi mons. Guido Marini, Maestro delle celebrazioni liturgiche del Santo Padre dal 2007; egli nella sua omelia ci ha esortati a vedere in Maria un esempio che continuamente ci mostra la Via della

Felicità che per noi cristiani si concretizza in  una persona: il figlio suo Gesù, nostro Redentore. Mons. Marini ci ha inoltre esortati, attraverso narrazioni e immagini a guardare alla vita come una tensione verso il meglio, “il meglio deve ancora venire” e questo meglio, nonostante le difficoltà e avversità , è la venuta di Gesù e la vita eterna che Lui ci dona!

La celebrazione è stata poi arricchita dalla Schola Cantorum e i suoi canti, dalla Banda Monte grappa e dalla presenza delle autorità, sacerdoti del vicariato e tanta gente venuta per incamminarsi dietro a Maria, ma soprattutto dietro il vero Maestro e Signore Gesù Cristo. Le processioni sono sempre prolungamenti della celebrazione più importante che le precede, ossia la Messa; oltre che essere di primo acchito eventi folkloristici, in realtà sono un modo per evangelizzare tante persone che magari sono difficilmente raggiungibili nella quotidinità…ecco perché questi riti sono occasione non solo per sentire preghiere, canti e i suoni della banda, ma anche per ascoltare la Parola di Dio e alcune meditazioni su di essa; c’è bisogno cioè di usare la devozione come canale per portare la cosa più importante: il vangelo di Gesù… a volte la nostra religiosità e le nostre tradizioni ricche di segni e gesti hanno bisogno anche di lasciarsi illuminare e raggiungere dal Vangelo di Gesù che resta la pietra su cui fondare la nostra fede autentica.

Infine la processione evoca un cammino: il cammino della nostra comunità cristiana dietro a Gesù…abbiamo ricordato lungo il percorso tutte le realtà della nostra parrocchia (catechisti, animatori, gruppo missionario, caritas, teatro ecc…) affinchè sappiamo camminare assieme anche in questo nuovo anno pastorale. La processione mariana nacque a fine ‘800 in seguito alla guarigione nel paese dalla difterite; oggi imploriamo Maria, Madre della Chiesa di guarire la nostra comunità da una malattia più profonda e grave che è l’autoreferenzialità dei singoli gruppi parrocchiali. Maria tu che sei

immagine della Chiesa discepola di Gesù aiutaci a camminare assieme come parrocchia, a camminare ognuno col passo dell’altro!

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