“La Madonna Sistina” Il dono di un quadro alla chiesa di Cusinati

di Angelo Zen

 

Un quadro importante, dal 24 giugno 2016, è stato posto nella chiesa di Cusinati.

Trattasi di copia della “Madonna Sistina” di Raffaello. Autore della riproduzione è un pittore tedesco – Bernard Von Hessberg – famoso riproduttore di opere sacre che annovera molti suoi dipinti esposti in diverse chiese sparse nel mondo.

Il grazie va a chi ha compiuto l’importante gesto di magnanimità anche perché attraverso la sua generosità dà modo ai fedeli di Cusinati, di poter gustare, nella sua unica bellezza un dipinto che è annoverato fra uno dei più importanti capolavori di Raffaello Sanzio.

La riconoscenza per il significativo gesto va al concittadino Raffaello Poggiana di Cusinati.

Merita rammentare nella sua essenzialità la storia che corre attorno a questo quadro.

Olio su tela. Dimensioni: 269,5 x 201 cm. Attualmente ospitato presso la Pinacoteca Alte Meister di Dresda.

L’autore, Raffaello Sanzio (Urbino 1483-1520), ebbe la committenza da parte del Papa Giulio II, nel momento in cui (luglio 1512) in Vaticano giunse la notizia che la città di Piacenza sarebbe passata allo Stato Pontificio. Il quadro venne destinato alla chiesa del convento di San Sisto a Piacenza, cui il papa era legato da rapporti familiari.

Nel 1514, dopo la morte di Giulio II, avvenuta nel febbraio del 1513, apparve sull’altare maggiore della chiesa piacentina, apposta in occasione della consacrazione del tempio.

Il quadro mostra l’apparizione di santi su un letto di nuvole. Al centro Maria con Gesù Bambino in braccio incede verso il mondo terreno. Porta il Divino Pargolo al suo popolo.

Alla sinistra, Sisto II (martire del III secolo) genuflesso le indica la via. A destra, umilmente inginocchiata, è Santa Barbara, lei stessa martire del III secolo. Entrambi i santi rappresentati erano venerati presso l’altare maggiore della chiesa del convento di San Sisto a Piacenza.

I due angioletti, simpatici e pensierosi, appoggiati al parapetto sul bordo inferiore, sono stati aggiunti in un secondo tempo da Raffaello, per ragioni compositive.

Il quadro, dopo lunghe trattative, giunse a Dresda il 1 marzo 1754 per volontà di Augusto III, principe elettore di Sassonia e re di Polonia.

La preziosità dell’opera che ha trovato sito nella parete ovest della capella laterale a nord della chiesa è divenuta occasione per un reale approfondimento culturale. È sulla scorta di importanti dettagli, quali emergono dalla descrizione dell’opera, che può nascere un importante arricchimento per tutti.

Anche per questo il grazie, a chi ha donato, nasce doveroso per un gesto di rara sensibilità.

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