a cura di Brigida Larocca e Angelo Zen
“Voce Rosatese” incontra i presidenti dei Quartieri, assegnatari del Premio Cultura città di Rosà per l’anno 2019, prima di tutto per complimentarsi per l’assegnazione dell’ambito riconoscimento.
È stimolante per la redazione avere una panoramica assai dettagliata di undici realtà che nella singola collocazione geografica, presentano peculiarità diverse.
Balza subito evidente come, a seconda della localizzazione ci siano quartieri che abbondano di bambini, come fatto notare durante l’incontro, mentre altri hanno difficoltà a formare una squadra di calcio. E questo è dovuto soprattutto al fatto che il territorio è cresciuto disomogeneo dal lato abitativo.
E il rilievo non è marginale agli effetti di una disamina globale nell’ambito dell’intero territorio comunale.
Giova ancora sottolineare come a distanza di anni dalla loro costituzione, con un grande spirito organizzativo, tanto coraggio e una non trascurabile volontà di emulazione, ciascun quartiere si è dotato di una sede propria. Tali sedi hanno creato importanti opportunità di aggregazione.
E ci sono invidiate dai comuni limitrofi che spesso ricorrono a queste strutture per essere ospitati.
Traspare anche la disponibilità da parte di tutti perché dal piccolo il grado di socializzazione abbia a propagarsi nel più vasto campo della comunità. È così evidenziata la disponibilità a collaborare sia su quanto propone la Parrocchia, con particolare attenzione all’attività educativa delle nuove generazioni, sia nei confronti dell’Amministrazione Comunale, nelle varie manifestazioni che vengono curate nel corso dell’anno.
E questa disponibilità all’aiuto e alla condivisione è un’ulteriore spinta per una crescita omogenea all’interno dell’intero tessuto sociale.
Ogni quartiere ha illustrato le principali peculiarità del singolo e la disponibilità a fornire foto significative che offrono un “collage” assai stimolante che aiuta a sentirci uniti come comunità che vive e condivide.
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