Scuola di lingua italiana per donne migranti

di Luigino Baggio

 

Partite a Cusinati delle lezioni di lingua italiana  rivolte a donne straniere.

Sabato 8 novembre 2014, presso i locali  della Scuola Primaria di Cusinati, hanno preso il via le lezioni di lingua

italiana rivolte alle madri migranti, con figli nella scuola materna ed elementare, donne di origine nord-africana, dall’Est europeo o dalla zona dei Balcani che hanno risposto con entusiasmo a questa iniziativa.

L’idea di una scuola di lingua italiana, che insegni l’italiano come lingua seconda alle donne migranti di Cusinati, nasce e matura nell’ambiente della scuola primaria, tra le insegnanti e i genitori. Nei momenti di collaborazione tra scuola e famiglie e nelle occasioni di festa,  nel condividere idee, giochi, cibi e soprattutto parole, mancava una lingua-ponte che potesse allargare la comunicazione verso le famiglie straniere, per approfondire anche con loro gli argomenti più vari, relativi alla scuola ma non solo; inoltre i migranti esprimevano la volontà di voler conoscere la lingua del territorio nel quale abitano in quanto potrebbe offrire loro la possibilità di capire le

abitudini e i pensieri dell’Italia e degli italiani con i quali convivono.

Dunque, la conoscenza orale e scritta della lingua italiana da parte di uno straniero diventa la prima e più importante forma di integrazione nel territorio nel quale vive e lavora. Questo lo scenario socio-culturale che ha portato alla nascita di un primo corso di lingua italiana per donne migranti, proprio nella frazione di Cusinati. La componente maschile è stata per ora tralasciata, in quanto a loro il lavoro offre maggior occasioni per imparare l’italiano e conoscere il territorio, mentre per le donne casalinghe questa occasione è sicuramente meno frequente.

Le comunità di Cusinati e di Rosà hanno prontamente offerto sostegno all’iniziativa: il professor Baggio Luigi, in prima linea, ha offerto la sua disponibilità per tenere le lezioni di lingua italiana, coadiuvato dalle maestre della scuola primaria; gli Amici Del Villaggio hanno gestito un piccolo angolo baby-sitting, per badare e aiutare con i compiti i bambini delle donne migranti mentre loro stesse erano a lezione; il Dirigente Scolastico Cenzato ha sostenuto l’azione con la sua costante presenza e il suo aiuto; il Comune di Rosà ha concesso l’utilizzo dei locali della scuola e le donne straniere hanno dimostrato tenacia nella frequenza e impegno nel seguire le lezioni; munite di quaderno e penna prendono appunti e solerti non perdono nemmeno una parola, chiedono e scrivono, tentando, molte volte, di fare il parallelo tra la lingua italiana e la loro lingua d’origine al fine di comprendere maggiormente le strutture di base della nostra lingua.

La conoscenza delle parole della lingua italiana e delle sue regole grammaticali e sintattiche non è solamente uno strumento tecnico per leggere e scrivere, è un veicolo per uno scambio  di idee nuove e vecchie di modi di pensare e abitudini differenti, è la via che permette di comprendere il mondo che ci circonda.

Le parole sono la prima forma di relazione verso gli altri. Forse dopo qualche lezione di lingua italiana, qualcuno potrà sentirsi meno straniero in terre lontane e qualcun altro potrà capire che nuovi italiani imparano ad amare il bel paese e ciò che di buono ed utile offre loro per un futuro migliore.

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