Un viaggio lungo 25 anni …quando la passione diventa musica…

di Claudio Pegoraro

 

     Il “Coro delle Mamme” della parrocchia di Cusinati sta cercando voci maschili e femminili per immettere nuova linfa e nuovo entusiasmo nel gruppo. Genere? Canti religiosi di autori ed interpreti contemporanei. Se ti piace cantare, se ti piace il genere musicale e se vuoi dedicarci parte del tuo tempo, sarà piacevole farlo insieme: la comunità tutta te ne sarà grata.

Con questo “incipit” si presenta il sito: www.coromammecusinati.it dove ognuno può trovare proposte, attività, repertorio, curiosità ed i contatti per qualsiasi chiarimento o informazione.

La comunità di Cusinati annovera diverse realtà canore, che interpretano generi musicali diversi ed una di queste è IL CORO DELLE MAMME, che di seguito vado a raccontare. Il coro nasce in modo informale e senza pretese all’inizio degli anni ‘90, dall’esigenza di colmare un vuoto e di stare vicino ai più piccoli, come gruppo di mamme dei bambini della scuola dell’infanzia, che si ritrovano per animare le feste della stessa, come il Natale, il carnevale e la festa di conclusione dell’anno scolastico.

Dall’anno 1995 queste mamme decidono di dare continuità all’iniziativa, con appuntamento settimanale, per prepararsi e prestare anche un servizio liturgico nella parrocchia, rinnovando il loro repertorio musicale con canti più “giovanili”. Il coro si costituisce in tal modo come gruppo significativo nell’ambito della comunità. Da allora e per una decina d’anni, sotto la guida di Luigi Baggio e Gianni Baggio, inizia un lungo percorso di rinnovamento e di servizio in parrocchia sempre più costante ed impegnativo, fino ad arrivare a garantire ogni settimana l’animazione della messa festiva del sabato sera e di qualche solennità particolare. Nel corso degli anni si sono avvicendati alla direzione diversi maestri: dapprima Gianni Siviero, che per primo ha dato un’impostazione al coro e poi, per un breve periodo, il compianto Sergio Zulian e l’istrionico Diego Menegon, per passare, negli ultimi 4 anni, alla più professionale direzione di Adriano Fabris.

Dal settembre 2014 siamo onorati di avere come direttore un giovane maestro, che sta concludendo, non ancora ventenne, il suo percorso decennale al conservatorio di Castelfranco Veneto, Giorgio Siviero, coadiuvato dal padre Sergio Siviero all’organo, o alle tastiere (…e che il Signore ce li conservi…).

Da ultimo si sono aggregate anche delle voci maschili, dando quindi la possibilità di ampliare il repertorio con canti più impegnativi, ma anche più accattivanti, pur mantenendo sempre lo stesso genere musicale, che si rifà ad autori ed interpreti di canti religiosi contemporanei: gen rosso, gen verde, F. Buttazzo, D. Ricci,

Cento, M. Frisina, M. Palmitessa, M. Giombini, M. Balduzzi, D. Machetta, P. Ruaro, ed altri. Con il tempo il livello delle nostre esecuzioni è andato migliorando, seppur lentamente, tenendo sempre presente che siamo persone comuni, non professionisti, che dedicano parte del loro tempo libero per un servizio volontario, che credono utile prima di tutto per se stessi e poi per la comunità parrocchiale. Vorremmo tanto fare nostre le parole di Sant’Agostino:“Il cantare è proprio di chi ama”, oppure quelle del salmo:“Cantate a lui un canto nuovo, cantate a lui con arte”, ma la strada è ancora lunga. Il coro oggi è composto da 24 elementi, il che ci permette l’esecuzione anche di brani a quattro voci dispari. Il rinnovamento ed il ricambio di coristi, con uscite ed entrate di nuovi elementi, è sempre stato costante, superando anche momenti di tensione e periodi un po’ burrascosi.

Con il passare degli anni l’orizzonte del nostro servizio si è andato ampliando, ed ha superato i confini della parrocchia stessa: Lignano, Folgaria, Le Laite, santuario “Nostra Signora di Loreto

ai Capitelli” (Marostica), ospedale civile San Bassiano, Briana, Roma e dovunque veniamo richiesti per rendere più solenni cerimonie, quali matrimoni, battesimi, anniversari. In queste occasioni siamo emozionati, entusiasti, ma anche grati di poter condividere con altre persone le nostre canzoni: sacre ma attuali, intense ma ritmate.

In particolari occasioni ci avvaliamo anche della collaborazione di altri musicisti, che ci accompagnano con i loro strumenti: viola (Simone Siviero), chitarra (Fausto Mardegan), basso (Martino

Zoccolo). Se è vero che“un indizio è un indizio e due indizi sono una coincidenza e tre indizi fanno una prova” è altrettanto vero che la nostra più recente iniziativa, possiamo considerarla ormai una tradizione. Senza alcuna pretesa di volerci sostituire ad un’agenzia viaggi, in questi ultimi anni abbiamo organizzato a beneficio dei coristi, allargando la partecipazione ad amici, parenti e conoscenti, dei viaggi di carattere religioso, turistico, culturale, che hanno riscosso un notevole successo e lusinghieri apprezzamenti, tanto da indurci a continuare nel proporre altre mete. Abbiamo verificato che oltre ad essere motivo di arricchimento personale, hanno contribuito a creare nuove amicizie e a rinsaldare quelle già esistenti, il tutto a favore di un rinnovato spirito di gruppo.

A questo scopo ogni tanto ci concediamo anche qualche momento conviviale: una pizza insieme e passa la paura ed è ormai una tradizione consolidata il festeggiare i nostri compleanni assieme e promuovere quelle iniziative comunitarie atte a favorire lo spirito di appartenenza e di aggregazione. Queste le mete fino ad ora raggiunte, o in cantiere: 2013 ROMA (vespri in basilica di San Pietro, presieduti da Papa Francesco) 2014 UMBRIA (Orvieto, Todi, Assisi, Spello, Perugia, Gubbio) 2015 TOSCANA (Volterra, San Gimignano, Siena, Monteriggioni, Firenze)

2016 ROMA (pellegrinaggio per il giubileo della misericordia: 4 giorni a novembre). Questo è stato possibile anche grazie alla generosità di alcuni amici e simpatizzanti, a cui va la nostra gratitudine sincera ed incondizionata. Dalla sua formazione ad oggi il coro si è sempre chiamato “CORO DELLE MAMME DI CUSINATI”, denominazione divenuta un po’ anacronistica, visto l’inserimento delle voci maschili (i papà). Senza voler indire un referendum, si accettano suggerimenti e proposte per rendere la denominazione più attuale. Naturalmente a tutti coloro che hanno fatto e fanno tuttora parte di questa formazione, nonché a tutti i direttori che si sono avvicendati, vanno i più vivi ringraziamenti della comunità tutta, anche perché il servizio prestato è del tutto volontario e spassionato.

imagesApprofittiamo (spudoratamente) anche di questo spazio che ci è stato concesso, e di questo siamo grati alla redazione, per rivolgere un invito a quanti ci leggono e non solo, e questa volta esteso a tutta l’unità pastorale: è tempo di scegliere tra il disimpegno “A ME CHE IMPORTA” della comunità ed il senso di appartenenza “MI STA A CUORE” la mia comunità, naturalmente non solo nell’ambito canoro! Che tu sia basso, baritono, tenore, soprano, contralto, oppure “non–lo–so–perché–non–ho–mai–cantato”, vieni anche solo per ascoltare e scoprirai che cantare in coro è una bellissima esperienza, che regala molte soddisfazioni e profonde emozioni, diverte e libera la mente. Regalati il tempo di passare da noi una volta, poi sceglierai tu, ma almeno non rimarrai con il rimpianto di non averci provato! PROVACI, NON COSTA NULLA! Basta vincere la pigrizia soprattutto mentale, per rendere un servizio meritorio alla comunità, superando paure, esitazioni, pregiudizi e perplessità immotivate. Un uomo che tutto era tranne che un pigro mentale, affermava: “abbiamo bisogno di un nuovo modo di pensare per risolvere i problemi causati dal vecchio modo di pensare; la mente è come il paracadute: funziona solo se si apre e non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le

Albert_Einstein_Headstesse cose”. Quest’uomo era Albert Einstein.

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