2020 – Nubendi (fidanzati) a Rosà

di Valerio Geremia

 

Mi sto esercitando con questa nuova definizione di fidanzati (meglio ancora “morosi”) con cui oggi si definiscono i promessi sposi. Nubendi a me suona male, ma oggi va così!

Noi ultra sessantenni abbiamo visto nascere il “corso fidanzati” con padre Costenaro, che a Villa san Giuseppe di Bassano “catechizzava” ogni anno centinaia di coppie con una sottile vena di maschilismo.

Chi ha fatto partire il corso per fidanzati a Rosà è stato il compianto don Mario Erle già negli anni ‘80, quando, con alcuni appassionati collaboratori, aveva fatto crescere una particolare sensibilità verso il mondo delle relazioni coniugali che prima nelle nostre parrocchie non esisteva.

Da un paio di decenni abbiamo raccolto, con altri animatori, questa preziosa eredità, cercando di adattarla alle nuove esigenze culturali dei giovani, nel contempo previlegiando sempre l’aspetto esistenziale e gratificante per l’unione coniugale che lo sposarsi in chiesa comporta.

In questi 20 anni il mondo delle coppie ha vissuto un cambiamento epocalenei numeri, per cominciare: da una media di 40 coppie impegnate ogni anno nel vicariato di Rosà in questo percorso formativo, siamo passati alle attuali 20; nell’età dei partecipanti; una volta erano una rarità i partecipanti con più di 30 anni, oggi la maggior parte di loro si avvicina ad un’età media di 40 anni, mentre sono mosche bianche i giovani al di sotto dei 30 anni; nei costumi: nel 2000 c’era 1 coppia convivente sulle 44 partecipanti, nel 2020 solo 2 non conviventi su 19 coppie; nelle problematiche affrontate: nel 2000 si discuteva di “rapporti prematrimoniali sì o no”, oggi si dibatte su cosa è bene mettere in comune e cosa tenere distinto; nelle prospettive: allora “metter su famiglia con figli” era la realizzazione della vita di coppia, oggi è prioritario perseguire la soddisfazione dei bisogni primari di carriera, svago e di conto corrente compatibili con lo stare insieme; nella fede: se in passato era scontato sposarsi in chiesa perché così facevano tutti e il corso fidanzati era subito come imposizione ecclesiale, oggi osserviamo un approccio “curioso”, che, attraverso un’analisi introspettiva, cerca di capire cosa la fede possa aggiungere alla vita a due.

Tra i nubendi e gli animatori si crea, oggi, un rapporto empatico molto intenso e nei tredici incontri, in cui è strutturato il percorso, tale relazione cresce generando legami forti, destinati, in molti casi, a perdurare anche dopo il corso. Ma lasciamo la parola ai partecipanti di quest’anno che, in questionari rigorosamente anonimi, ci hanno lasciato, tra l’altro, queste testimonianze:

– è stato bello il percorso di crescita fatto, il confronto su nuovi temi o temi di cui non avevamo parlato, l’avvicinamento alla fede in modo più profondo;

– abbiamo approfondito molti aspetti del nostro rapporto che ci hanno fatto crescere come coppia; 

– è stato utile per un confronto di coppia, per fissare dei concetti fondamentali per una sana convivenza di coppia;

– ha permesso di fare chiarezza in vari aspetti generali degli argomenti;

– sicuramente durante il corso abbiamo imparato a dialogare di più;

– utile il confronto e divertente fare i test;

– al ritorno dal corso si è travolti da una cascata di emozioni, di unione e di noi, facendo crescere sempre di più il noi;

– abbiamo avuto molti spunti su cui riflettere;

– più confronto e dialogo anche su argomenti “spinosi”;

– è migliorato il dialogo e di conseguenza tutto il resto;

– il corso ci ha portato molta serenità, ci siamo potuti confrontare nuovamente su tanti argomenti, siamo molto più affiatati e tranquilli.

 

Il percorso fidanzati 2021 comincerà

il 12 gennaio per concludersi il 26 marzo presso L’Oratorio di Rosà.

Per informazioni  339-8180086.

 

La vita in due

Giovanni Crisostomo 

Grazie, Signore, perchè ci hai dato l’amore

capace di cambiare la situzione delle cose.

Quando un uomo e una donna diventano uno nel matrimonio

non appaiono più come creature terrestri

ma sono l’immagine stessa di Dio.

 

Così uniti non hanno paura di niente.

Con la concordia, l’amore e la pace

l’uomo e la donna sono padroni di tutte le bellezze del mondo.

 

Possono vivere tranquilli,

protetti dal bene che si vogliono

secondo quanto Dio ha stabilito.

Grazie, Signore, per l’amore che ci hai regalato.

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