Condividere, testimoniare, servire. Il saluto della comunità. RICORDI

Circolo Amici del Teatro Montegrappa

“Ve vanti”. Queste le parole di Don Giorgio quando ci salutava al termine delle nostre riunioni. E questo era per noi del Teatro Montegrappa un incoraggiamento che dava forza e sicurezza alla nostra azione di volontariato, di promozione sociale e culturale. Don Giorgio per noi è stato un faro la cui luce ci ha aiutati e ci aiuta ancora.

 

Istituto Palazzolo

Vogliamo ricordare don Giorgio con affetto e gratitudine. Il suo essere riservato non gli ha mai impedito di manifestare la sua empatia, il suo saper esserci con e per noi, attraverso la semplicità di una carezza, di un sorriso, di uno sguardo, di una parola o di un silenzio…. Ora il Paradiso ti attende e siamo certi che un pensiero per noi non mancherà.

 

Circolo Noi

Ci è difficile varcare la soglia del ricordo di Don Giorgio che conserviamo gelosamente come un tesoro inestimabile. Per noi è stato più di un padre perché così si deve chiamare chi ci ha guidato prendendoci per mano accompagnandoci nel sentiero tortuoso della vita. Tanti sono i ricordi in Oratorio ma ne vogliamo ricordare alcuni; il voler sporcarsi le mani pitturando le stanze assieme ai giovani; il mettersi a servire i tavoli nella sagra votiva; l’arbitrare la partita allenatori contro Circolo Noi in bicicletta con fischietto annesso. Gesti così belli che ricordiamo con amore. Ci piace pensare che il Signore raccolga a sè chi è di animo buono per preservarlo dal male.

 

Manuela Lanzarin

Una vita trascorsa tra la gente, anima viva delle parrocchie che ha guidato con senso di comunità e di ascolto. Con lui ho condiviso una parte della mia vita, Mons. Balbo giovane parroco ed io neo sindaco di Rosà. Ne ricordo con affetto la lungimiranza e la disponibilità, l’apertura verso le necessità della nostra comunità, la capacità di confronto. Ci siamo poi nuovamente incontrati a Noventa Vicentina quando abbiamo visitato la Casa di Riposo e la Fondazione Stefani, e ricordo ancora il piacevole e costruttivo scambio di opinioni. Mons. Balbo è stato vicario parrocchiale di S. Marco in Vicenza, SS. Trinità in Schio e Marano; come parroco di S. Giuseppe in Vicenza, delle Unità pastorali “Cusinati – Rosà” e “Noventa Vicentina”.

 

Banda Montegrappa

Desideriamo dedicare un pensiero affettuoso al caro Don Giorgio. Lo ringraziamo tantissimo per il sostegno e l’apprezzamento che ha sempre dimostrato al nostro gruppo. Notoriamente persona di poche parole, semplici ma efficaci, amava salutarci divertito con il più classico dei ‘Taca Banda!’. Sicuramente verrà sempre ricordato con stima non solo da tutti noi, ma dalla Comunità Rosatese intera.

 

Fondazione Stefani Onlus

Caro don Giorgio, abbiamo cercato una tua foto negli archivi della nostra Fondazione. Ma tu eri schivo, e non era facile “immortalarti”. Ma ecco, fortunatamente, una foto del 2018, quando il Vescovo Beniamino Pizziol fece visita ai nostri Ospiti con disabilità. Tu eri lì, a parte, con il tuo sguardo sornione e simpatico. Così come vogliamo ricordarti, di poche parole, ma tutte ben pensate e calibrate, prima di essere formulate. Ci mancherai, molto. Tutta la Fondazione Stefani ti saluta con affetto, sapendo che ora vivi e ci sorridi tra le braccia del Padre.

 

Scuola dell’Infanzia Gesù Fanciullo

Caro Don Giorgio… ti ricorderemo sempre così… con quel tuo sorriso contagioso, la tua risata inconfondibile, la tua schiettezza, il tuo entusiasmo, il saperti mettere “all’altezza” dei più piccoli. Grazie per tutti i piccoli e grandi gesti che hanno permesso alla nostra scuola di essere quello che è oggi (chi non ti ricorda con t-shirt e pantaloncini, secchio e spatola in mano a sistemare i muri della scuola!?). Tu sei stato esempio, guida e punto fermo per ciascuno di noi, grandi e piccini. Sei stato l’esempio di ciò che significa veramente essere un buon pastore. Hai sempre portato il sorriso tra i nostri bambini… che conoscevi tutti per nome.

 

Gruppo Alpini Lanzo di Cusinati

Addolorati per la scomparsa, dell’Alpino Don Giorgio Balbo, il Gruppo Alpini “Lanzo” di Cusinati, vuole ricordare i bei momenti trascorsi e la fortuna di averti avuto come pastore nella nostra comunità.

 

In occasione del Palio delle Rose 2022

Prima di dare il via ai giochi e al divertimento volevamo condividere con tutti il ricordo delle parole pronunciate da una persona proprio in occasione del Palio delle Rose di qualche anno fa. Di fronte ad una chiesa gremita di gente vestita con i costumi colorati che contraddistinguono ogni quartiere si era compiaciuta per la bellezza e per l’arcobaleno che si era creato aggiungendo poi che tutti, dai bambini ai ragazzi agli adulti, dovevamo essere fieri dei vestiti e dei colori che indossavamo senza provare vergogna o sentirci inadeguati. Ognuno di noi, infatti, rappresenta le persone del proprio quartiere e tutti insieme rappresentiamo il paese di Rosà e la sua tradizione del Palio. Quindi, con orgoglio e sana competizione, partecipiamo ai giochi e al sostegno della nostra squadra. Salutiamo così Don Giorgio, con un sorriso e coi colori dei nostri quartieri.

In questo momento di incontro, di festa e di gioia, ci sembrava doveroso ricordarti. A primo impatto un uomo schietto, burbero e riservato, per poi rivelarsi tutt’altro. Tu sei stato un amico per tutti coloro che avevano bisogno di una parola di conforto. Tu sei stato l’uomo che distribuiva chupa chups dopo la messa. Tu sei stato un animatore che preparava le merende in campeggio. Tu sei stato un cameriere ai numerosi pranzi di quartiere. Tu sei stato un pelapatate alle sagre. Tu non sei stato un sacerdote qualunque, impegnato solo nella Chiesa, ma sei stato uno di noi. Sei stato parte attiva della nostra comunità e delle nostre vite, tanto da conoscerci tutti per nome e cognome. Un grande grazi a te, per quello che sei stato e per tutto quello che hai lasciato e un grazie alla vita che ci ha dato la possibilità di conoscerti. Aiutare il prossimo e chi più ne ha bisogno, resterà uno dei tuoi più grandi insegnamenti.

 

Lorena Garbossa

… perchè Don Giorgio seminava così con poche parole e semplici gesti. Come? Con l’esempio, come quando dietro al bancone della Baita della Sagra tagliava cipolle per guarnire la bruschetta del DON; con l’attenzione ai più piccoli, come quando passava dalla scuola materna a salutare i bimbi chiamandoli rigorosamente per nome e quando li faceva sedere al suo fianco sull’altare, a dimostrazione del valore che riconosceva loro; con la sua presenza, perché Don Giorgio c’era sempre, per tutti, come quando passava per le case a dare la benedizione e tornava una seconda volta se mancava qualcuno all’appello; con il suo commento alla “parola” della domenica: ecco uno stralcio: la domenica viene letto il vangelo del 10 lebbrosi che ricevono la grazia della guarigione, ma a dimostrare la propria gratitudine ne torna uno solo; la predica di Don Giorgio è una scenetta: chiama per nome 10 bimbi dall’assemblea, dona loro i suoi mitici lecca lecca: tutti se ne vanno soddisfatti e nessuno ringrazia. Predica finita: breve, efficace, non ridondante, ma incisiva. Grazie Don!!!

 

Baggio Debora

Nonostante io non fossi stata del paese, ho frequentato le liturgie proprio nel periodo in cui c’era Don Giorgio e il ricordo che ho è del coinvolgimento e della semplicità che trasmetteva durante la messa, era un piacere partecipare. Ma ciò che mi è rimasto più impresso di lui è stata la sincerità durante il corso fidanzati nel dire esattamente come stavano le cose e dare un senso concreto al matrimonio, non solo religioso. Grazie a quell’incontro decido ogni giorno di portare avanti la promessa fatta con mio marito.

 

Alberto Bozzo

Don, monsignor…ma per me e per molti della mia generazione resterai Giorgio! Sarebbe un po’ presto per questo genere di saluti ma bisogna sempre essere pronti, tu sicuramente lo eri e dall’alto della tua profondità (perdona il bisticcio) aspettavi sicuramente con gioia l’incontro col Padre. Sei stato il faro per molti di noi, un amico sincero, un calciatore arcigno, quel che si dice un duro, un bel difensore, io preferivo giocare con te che averti come avversario. Eppure anche nel calcio eri maestro di vita, io ero molto scadente ma tu mi davi sempre fiducia e questo ricordo lo porto con me come esempio anche fuori dal campo. Mancherai a tutti quelli che ti hanno conosciuto, e sono tanti. Ti vidi l’ultima volta ai primi di quest’anno in occasione del funerale di un caro amico attore noventano, mi eri parso un po’ stanco, ci siamo salutati al volo. Grazie Giorgio per il privilegio che ho avuto di conoscerti e di esserti amico e confidente. Pregherò per te e tu veglia su di noi da lassù. Il tuo sorriso (a volte appena accennato ma ricco di significato) mi accompagnerà fino al mio ultimo giorno.

 

Amministrazione Comunale di Noventa

Apprendiamo con tristezza la notizia della prematura scomparsa del nostro Parroco, Don Giorgio Balbo. Profondamente scossi e addolorati ci stringiamo a tutta la comunità in questo momento di dolore. Don Giorgio, da sette anni alla guida dell’unità pastorale di Noventa, Saline e Agugliaro, lascia un grande vuoto nelle nostre parrocchie e alle tante persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo lungo il suo cammino. Lo ringraziamo per la sua attività pastorale e lo ricordiamo con affetto per la sua schiettezza e genuinità nei rapporti.

 

Emanuela Vanzetto

Il prete che conosceva per nome tutti i bambini di Rosà e che ad ogni domanda rispondeva con un’altra domanda perché la ricerca serve di più della convinzione di sapere. 22 chierichetti. Una volta ne ho contati 22 perché tutti volevano fare i chierichetti con don Giorgio.

 

Eugenio Peruzzo

Torna tutte le volte che vuoi, don Giorgio, torna nei nostri ricordi, nei nostri pensieri. Non lasciare che il tempo scolori la memoria di te, preziosa e cara. Non sia che svanisca in noi l’immagine di ciò che sei stato: uomo semplice, schivo e operoso; pastore ricco di carità, rispettoso della storia di ognuno; maestro appassionato e profondo. Rimanga sempre, nei nostri cuori, il felice ricordo del tuo esempio prezioso, come vi rimarrà, sempre, un senso di gioiosa gratitudine verso Il Padre, per averci fatto dono di te.

 

 

Giorgio Baggio

Credo che il periodo più lungo sia stato a Rosà dove è stato straordinario come prete e come amico grazie don Giorgio che tu sia già con nostro Padre.

 

Simonetta Valente

Mi ricordo una messa di Natale in cui l’omelia è stata una canzone di Jovanotti e Carboni: quel giorno mi ha preso il cuore.

 

Giorgia Baldisserotto

Una grande persona! Accattivante nelle sue prediche brevi ma incisive…gli anni della mia adolescenza a S.S. Trinità di Schio…

 

Patrizio Manzo

Ci conoscevamo ancora da ragazzi ed era una mente brillante e capace di stimolare confronto e discussione. E’ stato poi il parroco della parrocchia di S. Giuseppe a Vicenza quando mia figlia iniziò le elementari. Ricordo la sua straordinaria capacità di tenere assieme bambini e noi genitori in modi mai banali e sempre piacevoli.

 

Alberto Leoni

Lo ho conosciuto negli anni 90 quando era sacerdote in una parrocchia di Schio. Lo ricordo come persona di grande sensibilità e capacità di empatia. un abbraccio ai suoi familiari.

 

Annalisa Rigon

Sei stato un grande Dono e un grande Don. Grazie per averci insegnato che la vita va veramente vissuta. Non ti dimenticheremo.

 

Erik Sortinelli

Profondo dolore, per la perdita di una Persona che alle scuole medie, come prof. di religione, ci entusiasmava. Non ci si distraeva nelle sue ore: sempre molto deciso e ironico, e poi, finite le lezioni capitava che partisse con la sua Uno grigia e per farsi 20 km con gli sci da fondo. Per noi ragazzi è stato un grande insegnante, un esempio.

 

Luigino Broccardo

Ci ricordiamo le sue omelie dedicate ai bambini e così molto chiare per noi adulti mentre era parroco a San Giuseppe di Vicenza. Grazie Signore per aver vissuto un piccolo cammino con Giorgio, accoglilo tra le tue braccia.

 

Lucia Zarrella

Presenza concreta ed illuminante anche per noi (ai tempi) giovanissimi. Sempre attivo, sportivo, pronto ad organizzare gite, campeggi e iniziative volte ad aiutare l’ambiente e il prossimo, in oratorio e fuori. Ricordo le sue omelie, sempre concise e simpatiche, col fine di coinvolgere tutti nei sentimenti cardine del Cristianesimo, senza perdersi nei cavilli del Clero. Un ottimo esempio per tutta la Comunità

 

Luigina Simeoni

Quando lo incontravo aveva sempre una parola o una battuta era una persona che era un piacere stare insieme e adesso la notizia della sua morte mi crea un grande dispiacere perché se ne va una grande persona e un sacerdote meraviglioso sempre disponibile e pronto ad aiutare tutti.

 

Gian Luca Cecchin

Ho avuto l’onore ed il piacere di conoscerti e collaborare con te per una decina di anni qui a Rosà. Di te mi rimarrà il grande entusiasmo nel provare a coinvolgere i giovani, nel non dare sempre le soluzioni pronte, ma nel cercare di far nascere i giusti dubbi. Non ho mai capito come facevi a conoscere per nome tutti, ma proprio tutti. Mi hai lasciato un grande dono e te ne sarò grato in eterno, un giorno torneremo a discutere di tutto come ci piaceva fare ed ad ascoltare anche gli altri con i loro punti di vista.

 

Maria Luisa Bisol

Lo spirito salesiano lo distingueva quell’amore disponibile disinteressato per i giovani che sono il futuro le persone bisognose con l’aiuto silenzioso.

 

Luisa Merlo

Grande persona, non dimenticherò mai la cerimonia della comunione di mia figlia un’omelia che durò qualche minuto, ne parlarono un po’ tutti, finì anche sul giornale, grande comunicatore, penso che molti bambini di allora ancora la ricorderanno.

 

Tessarolo Mariangela

Sapevi cogliere sempre il meglio da ogni ragazzo che seguiva, lo ricorderò per sempre perché tra tutta la gioventù di Rosà segui anche ii miei ragazzi nell’età più difficile. Un esempio, una missione che gli veniva naturale.

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