di Elena Castellan
Carissimi Lettori,
considerato il potere evocativo del cinema, proponiamo una selezione di film, legati al tema della famiglia e alle innumerevoli dinamiche o situazioni che la caratterizzano. Perché si sa, ogni famiglia ha vita e storia proprie, racchiuse in pagine gioiose o estremamente amare, tra coppie che si sposano mentre altre si dividono, adolescenti in conflitto con se stessi e con il mondo, feste di diploma o di laurea, difficoltà economiche o problemi di salute.
Una famiglia nasce dall’amore e su di esso si fonda e continua a vivere: che sia di coppia, fra genitori e figli o tra fratello e sorella, questo legame deve sapersi adattare a condizioni sempre nuove, senza mai affievolirsi. Ma dove si trovano le “istruzioni per l’uso”? Di seguito qualche spunto.
Tutti i titoli proposti sono tratti dalla rassegna “Amorislaetitia” ideata nel 2018 dall’Associazione Cattolica Esercenti Cinema (ACEC). Il punto di partenza è l’omonima Esortazione di Papa Francesco sull’amore nella famiglia dal titolo “Amoris Laetitia”, che l’ACEC ha inteso ripercorrere nei contenuti attraverso i film presentati.
Iniziamo con “Alabama Monroe: una storia d’amore”, di Felix Van Groeningen, vincitore di molteplici premi e riconoscimenti, dal taglio drammatico e struggente. La vicenda è costruita su piani temporali diversi che si intrecciano, percorrendo la storia in modo dinamico e coinvolgente; per
Elise e Didier è amore a prima vista, ma il legame di coppia autentico e profondo che si instaura fra loro viene messo a dura prova dalla grave malattia della loro figlioletta.
Una lettura sulla figura della madre e del padre viene invece delineata rispettivamente in “Julieta” di Pedro Almodovar del 2016 e “Se permetti non parlarmi di bambini” di Ariel Winograd del 2015. Nella prima pellicola, il noto regista spagnolo Almodovar torna su un tema a lui molto caro: Julieta sta per partire con il marito per trasferirsi in Portogallo, quando decide di rimanere in Spagna per cercare la figlia, di cui non ha più notizie da diversi anni. L’incontro con un’amica accresce in Julieta il desiderio di ritrovarla; attraverso il suo viaggio di ricerca, il regista costruisce un film molto introspettivo, incentrato sulla figura della donna – madre e induce la protagonista ad una riflessione profonda su se stessa. Nell’opera di Winograd, invece, tocca al protagonista Gabriel personificare il ruolo del padre, dopo essersi separato dalla moglie. Egli tenta di rifarsi una vita con Vicky, una nuova compagna a cui inizialmente non rivela di avere una figlia. Ne consegue una commedia romantica dall’intreccio molto interessante sulla relazione di coppia e sull’amore incondizionato verso i figli.
La famiglia imperfetta va in onda con “Noi 4” di Francesco Bruni, del 2014: il figlio minore alle prese con l’esame di terza media, la madre ingegnere nei cantieri della metro, il padre senza un soldo e la figlia aspirante attrice.
I quattro personaggi sono divisi, ognuno a seguire la propria routine, ma ancora legati a quell’immagine di famiglia unita e felice che sono stati un tempo. In “Microbo & Gasolina” di Michel Gondry del 2015, invece, la volontà di evadere e di allontanarsi dai propri genitori prevale su tutto. I protagonisti sono due amici, compagni di liceo ma opposti per temperamento, che alla fine dell’anno scolastico decidono di partire per un viaggio in Francia, evitando così la consueta vacanza in famiglia. Un film spassoso che offre spunti di riflessione non solo sull’adolescenza, ma anche sulle diverse sfaccettature dell’essere genitore.
A tema giovanile, ma con un taglio più introspettivo e commovente, si presentano anche i film “Quel fantastico peggior anno della mia vita” di Alfonso Gomez-Rejon e “My name is Emily” di Simon Fitzmaurice: nella prima pellicola, tre compagni di scuola diventano protagonisti di un’amicizia profonda e nello stesso tempo dolorosa e travagliata. Rachel si ammala di leucemia all’età di 17 anni; quasi per caso e dopo un’iniziale riluttanza, Earl e Greg la coinvolgono nella loro passione per i cortometraggi, fino a farla divenire protagonista di un film a lei dedicato. L’intreccio diventa il racconto di un film nel film, una riaffermazione da parte del regista di quanto, molto spesso, sia possibile riconoscere se stessi nei personaggi e nelle storie del cinema. Il secondo titolo, invece, racconta la vicenda della giovane Emily, alle prese con le difficoltà e i contrasti dell’adolescenza dopo aver perso la madre, morta in un incidente, e il padre, ricoverato in un centro psichiatrico. Il viaggio con il giovane Arden, che diventerà il suo fidanzato, la porterà a ritrovare nell’amore il senso profondo e più alto della vita.
Mentre il padre di Emily non ha retto la perdita della moglie, per il protagonista del film di Jean Marc Vallée dal titolo “Demolition. Amare e vivere”, il cammino della sopravvivenza dopo un grave lutto è difficoltoso, ma non impossibile. Nella sua opera, il regista ripercorre la vicenda di Davis che, alla morte della sua compagna di vita, si trova costretto a fare i conti con una tristezza devastante. Tutto diventa difficile e complicato, ogni relazione si spezza e nessuna motivazione sembra più scandire la sua quotidianità. Egli si sente demolito, come evoca il titolo, ma una vita è ancora possibile se si ha il coraggio di coglierla e apprezzarla negli altri.
I sogni che abbiamo da bambini e le ambizioni che subentrano in età adulta: è sempre possibile conciliarle con l’idea di famiglia che abita dentro di noi? Nell’opera dal titolo “La La Land”, Damien Chazelle tenta una risposta a questi interrogativi percorrendo la vicenda amorosa di Mia e Sebastien. Ambientata nella Los Angeles dei nostri giorni, la pellicola accende i riflettori sulla coppia, sul suo significato rispetto al nostro essere individui, su quanto di noi stessi sia necessario modellare o quanto invece, l’essere in due, possa divenire edificante per ognuno.
I titoli sopra citati sono solo alcuni tra i molteplici che l’Acec ha selezionato: gli altri sono esposti nel sito www.saledellacomunita.it, dove si possono anche consultare schede di analisi e di riflessione per ciascun film.
Buona visione!
